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sabato 17 marzo 2018

4353. Uno studio in rosso


Pubblicato nel 1887 è il primo romanzo di Sir Arthur Conan Doyle sulle avventure investigative di Sherlock Holmes e del suo compagno John Watson. Racconta dell'incontro con il dottore in cerca di abitazione e del successivo trasferimento dei due nell'appartamento al 221B di Baker Street. Il romanzo è centrato sull'indagine di un omicidio e della collaborazione con due investigatori di Scotland Yard, Lestrade e Gregson.

Vede – mi spiegò – secondo me, il cervello d'un uomo, in origine, è come una soffitta vuota: la si deve riempire con mobilia a scelta. L'incauto v'immagazzina tutte le mercanzie che si trova tra i piedi:le nozioni che potrebbero essergli utili finiscono col non trovare più il loro posto o, nella migliore delle ipotesi, si mescolano e si confondono con una quantità d'altre cose, cosicché diventa molto difficile trovarle. Lo studioso accorto, invece, seleziona accuratamente ciò che immagazzina nella soffitta del suo cervello. Mette solo gli strumenti che possono aiutarlo nel lavoro, ma di quelli tiene un vasto assortimento, e si sforza di sistemarli nel miglior ordine. É un errore illudersi che quella stanzetta abbia le pareti elastiche e posso ampliarsi a dismisura.

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