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giovedì 15 marzo 2018

4351. Mindhunter


Dopo aver visto la prima stagione della serie tv, ho voluto leggere il libro da cui è tratta. Scritto da John Douglas con Mark Olshaker, con il sottotitolo: la storia vera del primo cacciatore di serial killer americano, racconta come l'FBI abbia iniziato a conoscere e identificare il fenomeno degli assassini seriali. É Douglas che descrive la propria esperienza, non solo come profiler di assassini piuttosto efferati, ma anche e soprattutto di uomo che cerca di fare la cosa giusta, facendo in modo di fermare le uccisioni seriali o almeno provandoci. L'agente racconta di come volasse da uno stato all’altro della nazione per affrontare atrocità inimmaginabili, di come lavorasse su decine di casi contemporaneamente e di come andasse a letto con la speranza di sognare i delitti, per avere un’illuminazione.

Sotto questo aspetto, Hansen si rivelava molto simile a Monte Rissel. Entrambi gli uomini erano personalità inadeguate con un passato difficile. Entrambi si erano accaniti sulle donne che per placarli avevano finto piacere o sentimenti d'amicizia. Senza sapere che per queste tipologie ciò che conta è il potere e il dominio della situazione.

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