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venerdì 3 marzo 2017

3988. Guai a criticare il proprio ospedale!


Sarebbe bello che intorno al medico che ha raccontato le difficoltà quotidiane sue e dei colleghi al pronto soccorso si creasse perlomeno un aura di solidarietà, che altri colleghi manifestino pubblicamente non il loro appoggio incondizionato, ma il fatto che questa persona ha detto quello che pensava e direi che non erano proprio stupidaggini. Forse giusto, forse sbagliato, tutto sommato poco importa se poi scattano le sanzioni perché l'intervista non era autorizzata. Di che cosa avrà paura il direttore generale torinese?
P.S. L'infermiera, che ben conosce cosa capita a chi racconta un fatto, è stata più furba e non si è fatta inquadrare (sic!).

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