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martedì 24 giugno 2014

2372. Viaggio in Slovenjia - Velenje, Mozirje e Kamnik


Velenje
Il cuore del castello di Velenje venne eretto nel XIII secolo, mentre la maggior parte dell'aspetto odierno risale al XV secolo, quando sorse il cortile interno porticato e la gran parte delle pittoresche mura, con torri e maestose rondelle rinascimentali. Il Museo di Velenje vi ha installato la mostra permanente "La valle del Šalek tra il romanico ed il barocco”; si possono visitare inoltre la collezione di arte africana, donazione dello scultore ceco František Foit, la galleria d'arte con opere di Lojze Perko e la galleria della pittura slovena del XX secolo. Nella ex scuderia vengono conservati i resti di un mastodonte, scoperti nelle immediate vicinanze di Velenje. Nella cappella del castello, invece, c'e la collezione di arte sacra barocca, proveniente dalla chiesa di sv. Jurij (S. Giorgio) di Škale.

Mozirje
La cittadina di Mozirje conserva una pittoresca piazza centrale con belle case dei secoli XV-XIX e la parrocchiale di San Giorgio, di origine gotica poi barocca.

Kamnik ai tempi della dominazione austriaca si chiamava Stein im Oberkrain e sicuramente da stein, pietra, deriva anche il nome Kamnik (in sloveno kamen significa pietra), il che ha fatto supporre che in questa zona ci fosse un importante lavorazione delle pietre. Quel che è sicuro è che a Kamnik si batteva una propria moneta già nel 1200, quando a comandare erano i conti bavaresi di Andechs.
Qui troviamo ben due castelli. Lo Stari Grad (castello vecchio), oggi in rovina, che domina il paesaggio dall’alto di un colle al di là del fiume Bistrica. Ma è sicuramente il Mali Grad (castello piccolo) a essere il simbolo pittoresco della città: situato proprio nel cuore del centro abitato, su uno sperone di roccia adiacente al Glavni Trg, la piazza principale che, come spesso accade, assomiglia decisamente più una lunga via che non una piazza, contornata da tante belle facciate medievali.
 Kamnik
A Kamnik vive anche la leggenda di Veronika, una giovane contessa nota per la sua superbia e la sua avarizia. La leggenda narra che quando la pia gente di Kamnik andò da lei per chiederle un’offerta per la costruzione della chiesa sul Mali Grad, essa rispose che piuttosto si sarebbe trasformata in un serpente. E fu subito accontentata: diventò metà ragazza e metà serpente, strisciò fuori dal castello colpendo, per la rabbia, la roccia del Mali Grad, facendo crollare il castello e venendo lei stessa inghiottita nella terra! Ancora oggi si possono vedere l’impronta di Veronika nella roccia e la grotta dentro la quale si dice sparì.

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